Tuesday, April 11, 2006

E pur si muove.


E la valle d’Aosta si è mossa: incredibile cambio di rotta con un risultato elettorale che assomiglia ad un vero terremoto. L’imperatore “Augusto Rolandin” è stato spodestato, il manovratore della politica locale valdostana è stato sconfitto, Augusto il senatore “Magno” è stato buttato nel fango, il gigante Golia valdostano è stato sconfitto da un montanaro piccolo agricoltore di Torgnon di nome Carlo Perrin. Ebbene sì: chi ci rappresenterà per cinque anni nel parlamento romano (ammesso che un governo con una tale maggioranza risicata riesca a sopravvivere per così tanto tempo!) sarà un alpinista scalatore, un piccolo arrivista arrampicatore politico che ha approfittato (intelligentemente) di un diffuso sentore politico nella nostra Valle d’Aosta. Non serve ricordare che Perrin è stato il presidente del consiglio regionale unionista, trombato e messo alle corde dal suo stesso partito per sostituirlo con l’eterno “principino dell’Union” (il druido Caverix) mentre ancora il caro “salvatore della patria” Perrin cercava in tutti i modi di salvare faccia e poltrona. Una volta lanciato nel fosso nessuno avrebbe creduto che l’omino anonimo, il burattino di Rolandin contro Caveri, il soldatino di piombo senza baionetta, il pennuto che aveva fatto la fine del cigno (morto) sarebbe stato in grado di presentarsi alle elezioni e battere l’IMPERATORE AUGUSTO in persona, il grande Rolandin, il suo stesso creatore ed inventore. Tra il male assoluto e il un malanno, ha vinto il male minore: ora comincia la nostra RIVOLUZIONE ARANCIONE (druido avvisato mezzo salvato)
Detto questo onore e gloria al nuovo PATRIZIO romano: Carlo Perrin.