Suicidi a sedici anni
Morire per propria scelta a sedici anni: il suicidio di Francesca Dalla Valle, studentessa di seconda presso l'istituto in cui in cui insegno, pone un problema morale prima che una devastante sensazione di impotenza. Francesca , che si è uccisa nella sua casa di La Thuile, in località Villaret, poco dopo le 20.30 di sabato 4 marzo. I genitori, Franco ed Antonella, apprezzati commercianti nella località sciistica, che hanno trovato il corpo nella sua cameretta, non riescono a darsi pace. Il suo era un piano di morte ben premeditato e pianificato nei minimi dettagli: la ragazza si è barricata in casa, chiudendo la porta d'ingresso e, senza fare troppo rumore, per non mettere in allerta gli zii che abitano al piano superiore, è andata verso la cassaforte, l'ha aperta, ha preso la pistola del padre, (regolarmente registrata e dichiarata perchè il padre è titolare dell'unica oreficeria di La Thuile), si è seduta sul letto e, rivolgendosi contro l'arma, ha sparato, all'altezza del petto con freddezza e decisione. Sulla scivania un laconico biglietto per i genitori: 'siete stati due genitori magnifici. Non dovete piangere per me' .
Lunedì alla ripresa delle lezioni, nessuno ha voglia di parlarne, io per primo, nonostante un alunno incalzava chiedendomi una riflessione, una spiegazione, un commento al quale naturalmente non ho potuto e non voluto dare: come giustificare un atto simile. Ho svolto regolarmente il mio programma di analisi del testo poetico spiegando due poesia che sono tra le pietre miliare della poetica romantica italiana: : “A se stesso” di Giacomo Leopardi e “Alla Sera” di Ugo Foscolo, due poesie diametralmente opposte che in se hanno contenuto un mondo intero, una spiegazione, una ragione del gesto estremo di Francesca. Il “pessimismo cosmico” e la rinuncia alla possibilità di provare felicità attraverso l’amore di Leopardi, magnificamente messo in poesia in “A se stesso”, contrapposta all’idea di eterna sfida, di lotta e di riscatti, anche contro la morte, enunciata da Foscolo in “Alla Sera”. Questa è stata la mia spiegazione per un gesto inspiegabile, questa l’arte della poesia che spiega il mondo, questo il motivo che mi ha spinto a non cercare spiegazioni, a non dare interpretazioni dei fatti di cronaca, a non parlare mai di Francesca e del suo suicidio, ma di parlare attraverso l’immortalità della poesia. Francesca Della Valle come il dantesco Pier Della Vigna (Divina Commedia – inferno Canto XII – 7° cerchio 2° girone – violenti contro se stessi), nomi simili, destini simili, entrambi suicidi “FORSE” senza un vero perché
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