Tuesday, March 07, 2006

Suicidi a sedici anni


 


Morire per propria scelta a sedici anni: il suicidio di Francesca Dalla Valle, studentessa di seconda presso l'istituto in cui in cui insegno, pone un problema morale prima che una devastante sensazione di impotenza.  Francesca , che si è uccisa nella sua casa di La Thuile, in località Villaret, poco dopo le 20.30 di sabato 4 marzo. I genitori, Franco ed Antonella, apprezzati commercianti nella località sciistica, che hanno trovato il corpo nella sua cameretta, non riescono a darsi pace. Il suo era un piano di morte ben premeditato e pianificato nei minimi dettagli: la ragazza si è barricata in casa, chiudendo la porta d'ingresso e, senza fare troppo rumore, per non mettere in allerta gli zii che abitano al piano superiore, è andata verso la cassaforte, l'ha aperta, ha preso la pistola del padre, (regolarmente registrata e dichiarata perchè il padre è titolare dell'unica oreficeria di La Thuile), si è seduta sul letto e, rivolgendosi contro l'arma, ha sparato, all'altezza del petto con freddezza e decisione. Sulla scivania un laconico biglietto per i genitori: 'siete stati due genitori magnifici. Non dovete piangere per me' .



Il liceo scientifico di Aosta che Francesca Della Valle frequentava


Lunedì alla ripresa delle lezioni, nessuno ha voglia di parlarne, io per primo, nonostante un alunno incalzava chiedendomi una riflessione, una spiegazione, un commento al quale naturalmente non ho potuto e non voluto dare: come giustificare un atto simile. Ho svolto regolarmente il mio programma di analisi del testo poetico spiegando due poesia che sono tra le pietre miliare della poetica romantica italiana: : A se stessodi Giacomo Leopardi e “Alla Sera” di Ugo Foscolo, due poesie diametralmente opposte che in se hanno contenuto un mondo intero, una spiegazione, una ragione del gesto estremo di Francesca. Il “pessimismo cosmico” e la rinuncia alla possibilità di provare felicità attraverso l’amore di Leopardi, magnificamente messo in poesia in “A se stesso”, contrapposta all’idea di eterna sfida, di lotta e di riscatti, anche contro la morte, enunciata da Foscolo in “Alla Sera”. Questa è stata la mia spiegazione per un gesto inspiegabile, questa l’arte della poesia che spiega il mondo, questo il motivo che mi ha spinto a non cercare spiegazioni, a non dare interpretazioni dei fatti di cronaca, a non parlare mai di Francesca e del suo suicidio, ma di parlare attraverso l’immortalità della poesia. Francesca Della Valle come il dantesco Pier Della Vigna (Divina Commedia – inferno Canto XII – 7° cerchio 2° girone – violenti contro se stessi), nomi simili, destini simili, entrambi suicidi “FORSE” senza un vero perché 


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