Wednesday, December 07, 2005

Ambientalismo retrogado


NO TIR – NO TAV… mai uno slogan poteva essere più insignificante, stupido e privo di significato di questo!!! I valdostani, forse trapassai come un colabrodo dagli stranieri cowboy, hanno perso la ragione, l’intelletto e il buon senso. Tra i cinquantamila che hanno sfilato nella mattinata di mercoledì 16 novembre da Bussoleno a Susa contro la Tav, c'era anche una rappresentanza dell'Associazione per la difesa del Monte Bianco - ADMB e dei Verdi Alternativi della Valle d'Aosta che hanno espresso, con la loro presenza, una stupida solidarietà degli attivisti ambientalisti della nostra regione. I paladini verdi in tuta bianca, con l'ormai 'famoso' logo dei 'no-tir', si potevano notare il consigliere comunale di Aosta Ugo Venturella insieme ad altri pinguini come Alexandre Glarey, Nora Girardi, Leonardo Tamone e la canaglia Giorgio Caniglia. Tutti a protestare, nella giornata di sciopero generale, contro la costruzione della linea ferroviaria Torino - Lione in grado di spostare, ad alta velocità, milioni di persone e di merci.
Ma si può essere contro il flusso dei TIR e contro la ferrovia: ma con cosa vogliono che vengano trasportate le persone e le merci? Con i carri trainati da cavalli? Ma no… anzi i cavalli inquinano! Meglio portare i pacchi a mano a costo di riportare in auge la schiavitù e chissenefrega dei diritti umani se poi in futuro si potrà salvare l’umanità. Non si può essere così miopi e non capire che la realizzazione del nuovo tratto ferroviario sia un enorme passo aventi per le relazioni commerciali di tutta Europa e non solo, considerato che nei porti Italiani vengono stoccate merci provenienti anche dal medio oriente. Ricordiamo che il progetto è stato tanto osteggiato ed ostacolato dal governo italiano, che difende sempre il commercio su gomma, e che la Francia, principale propositore del progetto, ha dovuto ricattare lo stato italiano facendo intervenire anche la stessa Europa.
Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca… ma forse la politica è demagogia e per le masse l’importante è bere, chissenefrega se la botte sia piena o si stia svuotando.

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