Friday, November 18, 2005


Dopo quattro anni di assenza, tornano le agitazioni studentesche e i vari istituti superiori di Aosta si preparano ad una settimana di autogestione per protestare contro i tagli ai fondi per la scuola pubblica previsti dalla nuova Finanziaria. La decisione di attuare questa forma di protesta è stata raggiunta di comune accordo tra tutti i rappresentanti degli istituti aostani durante un incontro informale svoltosi martedì 15 novembre. Portavoce della contestazione è l’Istituto Magistrale di Aosta che entrerà in autogestione già a partire da lunedì 21 novembre. I circa novecento studenti dell’Istituto, diviso tra l’indirizzo Scientifico Tecnologico, Scienze Sociali e Linguistico, hanno scelto di sospendere le lezioni per quattro giorni: la decisione è maturata dopo un incontro, svoltosi venerdì 18 novembre, tra i rappresentanti d’Istituto e i rappresentanti di classe. La maggioranza si è espressa a favore dell’autogestione, mentre tutte le classi quinte e diverse classi quarte si sono dissociate da tale decisione e svolgeranno normali attività scolastiche.
L’Istituto Scientifico, l’ISIP e l’Istituto Tecnico di Ragioneria sono pronti a seguire l’esempio dell’Istituto Magistrale a partire da martedì 22 novembre, ma ogni istituto deciderà autonomamente se protestare e con quali modalità nel corso della prossima settimana. Alla base della protesta vi è l’approvazione della Finanziaria che impone tagli del 20% ai fondi destinati all’istruzione scolastica. Il testo della finanziaria prevede un cospicuo taglio ai fondi per l’istruzione pubblica che andranno a suffragio delle scuole private, incentivando la privatizzazione – secondo i rappresentanti dell'Istituto Magistrale di Aosta – inoltre il testo prevede un taglio degli stipendi ai docenti, un generale ridimensionamento del numero delle cattedre e, di conseguenza, un aumento del numero di allievi per ogni classe, abbandonando il progetto di un insegnamento individualizzato. Autogestione non significa impedire il regolare svolgimento delle lezioni, infatti chi desidera potrà svolgere normalmente le lezioni previste”.
Le manifestazioni in Valle d’Aosta rientrano nella più ampia contestazione internazionale: oltre trecentomila studenti, in diverse città italiane, erano scesi in piazza giovedì 17 novembre per protestare contro la Riforma Moratti, aderendo alla mobilitazione mondiale proclamata a Porto Alegre.
L’agitazione studentesca aostana si concluderà venerdì 25 novembre con una manifestazione in piazza, unendosi allo sciopero nazionale indetto dalla sigle sindacali del settore scolastico CGIL CISL UIL e Svat.

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